16 Aprile, 2021
Per assicurare la performance delle nostre e-bike effettuiamo test-ride su diversi tipi di terreno.
Così, se è vero che le prove di routine delle THOK avvengono sui trail di Finale Ligure e sulla Black Snake di Val di Sole, è anche vero che spesso decidiamo di cimentarle su sentieri a noi meno conosciuti per mettere alla prova diversi tipi di tecnicità.
A fine febbraio 2021 eravamo con la nostra MIG 2.0 sull’Etna, in Sicilia.
Il vulcano più alto e attivo d’Europa, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ci ha graziati e ci ha permesso di “raidare” (pochi giorni prima dell’eruzione di inizio marzo) sui suoi 2.000 m di dislivello.
Pedalare attraverso lo scenario lunare dei campi lavici con panorami mozzafiato affacciati sul mare è un’esperienza indimenticabile, ancor di più in inverno sotto la neve.
La MIG 2.0 ha confermato la sua prestanza anche lungo i single-track etnei.
La rigidezza della bici, aumentata dal TCG, ha assicurato, sui tratti di terreno di sabbia lavica, ottima trazione in salita e precisione di guida in discesa.
Eccellenti, come al solito, maneggevolezza e reattività nei tratti più tecnici, date dal Low Gravity Center caratteristico della gamma.
Molto soddisfacenti i consumi contenuti del motore E7000 di SHIMANO.
Giornata di test-bike memorabile in sella alla MIG 2.0, che non solo era perfettamente a suo agio lungo i trail, ma in naturale armonia col paesaggio caratterizzato dal nero del terreno lavico e dal bianco della neve che lo ricopriva.
Accomunata alla “Muntagna” (come la chiamano i siciliani) dagli stessi colori, ne condivide anche l’essenza: il rosso del logo THOK sul telaio della MIG, rappresenta l’animo volitivo della bici così come la lava quello del vulcano.
Da allora è stata soprannominata da tutti noi la MIG del Mongibello.
Stefano Migliorini era su MIG 2.0 taglia L. Il suo setting personalizzato:
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